The man in the Moone (1638) & Micromega (1752)
Il testo "The man in the Moone" fu pubblicato nel 1638 postumo, scritto nel 1620 dal vescovo inglese Francis Godwin (1562–1633), il testo descrive un viaggio ed un'utopica scoperta, con alieni che abitano sulla Luna.
The man on the Moone (1638 ) / Francis Godwin / PDF / FREE Download
Che cosa c'è di ufologicamente interessante nel testo di Francis Godwin?!
Niente!.
Il testo di fantascienza del 1638 scritto dal vescovo inglese Francis Godwin (1562–1633) nell'opera IMHO non sono presenti anomalie ufologiche e/o congruenze tecnologiche con artefatti alieni noti o umani del XXI secolo. E' un testo di fantasia, che riprende l'idea di Giordano Bruno (1600) sviluppando nel suo solco, degli alieni di razza umana e cristiana.
Il testo "Micromega" scritto da Voltaire alias François-Marie Arouet (1694-1778) è un testo di protofantascienza in cui l'autore immagina il viaggio di un alieno di Sirio, presso il pianeta Saturno.
Micromega - Voltaire / italiano / PDF / FREE Download
Micromega - Voltaire / francese / PDF / FREE Download
Che cosa c'è di ufologicamente interessante nel testo di Voltaire?!
Niente!.
Il testo di fantascienza del 1752 fu scritto da Voltaire, nel manoscritto IMHO non sono presenti anomalie ufologiche e/o congruenze tecnologiche con artefatti alieni noti o umani del XXI secolo. L'opera artistica appare essere una commedia di fantasia, in cui l'autore riprende il concetto di Giordano Bruno (1600) immaginando uno spettro di possibilità fisiologiche aliene (declinate nell'altezza) e con conoscenze aliene (più vaste), che definiscono un immaginario potenziale più ampio, di quanto esposto dal vescovo Francis Godwin nel 1638.
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Che cosa c'è di ufologicamente interessante nel testo di Francis Godwin?!
Niente!.
- Le poche raffigurazioni dell'epoca, non contengono anomalie tecnologiche o congruenze con tecnologia aliena nota.
- La fabula, quanto le caratteristiche degli "alieni", non hanno niente in comune con i miti della Teogonia Eliopolitana.
- Gli alieni, sono rappresentati come esseri con una statura di poco più bassa di quella umana, vivono molto a lungo anche sino a 1000 anni.
- La descrizione dei "Lunari" appare identica agli esseri umani, tanto che alcuni di loro sono definiti bellissimi, con pelle chiara, glabra, sono cristiani, vivono in un'utopia di pace.
- Al protagonista della fabula di SciFi del 1635 servono circa 12 giorni per raggiungere la Luna!.
- I "Lunari" parlano una lingua diversa da quella degli esseri umani, tuttavia nel testo non ci sono artefatti alieni = magici, inoltre nel testo è completamente assente ogni descrizione di tecnologia o spiegone tecnologico o funzionale di artefatti alieni.
Il testo di fantascienza del 1638 scritto dal vescovo inglese Francis Godwin (1562–1633) nell'opera IMHO non sono presenti anomalie ufologiche e/o congruenze tecnologiche con artefatti alieni noti o umani del XXI secolo. E' un testo di fantasia, che riprende l'idea di Giordano Bruno (1600) sviluppando nel suo solco, degli alieni di razza umana e cristiana.
Il testo "Micromega" scritto da Voltaire alias François-Marie Arouet (1694-1778) è un testo di protofantascienza in cui l'autore immagina il viaggio di un alieno di Sirio, presso il pianeta Saturno.
Micromega - Voltaire / italiano / PDF / FREE Download
Micromega - Voltaire / francese / PDF / FREE Download
Che cosa c'è di ufologicamente interessante nel testo di Voltaire?!
Niente!.
- Saturno è un pianeta gassoso, quindi non è certamente un luogo dove sia possibile atterrare, e vivere, nel senso in cui intendeva Voltaire (visitando la Terra) che parla di un pianeta Giove simile alla terra, ma popolato da forme geometriche perfette.
- Gli alieni immaginati da Voltaire sono variegati: sia alti 24000piedi (5 piedi è alto un essere umano) oppure microscopici Saturniani (ancora più piccoli dei 5 piedi di un terrestre)
- Gli alieni immaginati da Voltaire hanno fisiologia diversa dagli umani, ma nessuno di questi è descritto meticolosamente nel dettaglio, tanto meno vi sono alieni che hanno congruenze con i miti della Teogonia Eliopolitana.
- Nel testo non ci sono artefatti alieni = magici (tanto meno è presente uno spiegone scientifico fuori contesto storico)
Il testo di fantascienza del 1752 fu scritto da Voltaire, nel manoscritto IMHO non sono presenti anomalie ufologiche e/o congruenze tecnologiche con artefatti alieni noti o umani del XXI secolo. L'opera artistica appare essere una commedia di fantasia, in cui l'autore riprende il concetto di Giordano Bruno (1600) immaginando uno spettro di possibilità fisiologiche aliene (declinate nell'altezza) e con conoscenze aliene (più vaste), che definiscono un immaginario potenziale più ampio, di quanto esposto dal vescovo Francis Godwin nel 1638.
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