La teosofia Blavatsky si razionalizza in tecnologia aliena in Amazing Stories 1936

Su Amazing Stories dell'agosto 1936 fu pubblicata la novella di SciFi "Subconscious" di John Russell Fearn, un lungo e prolisso racconto, in cui per la prima volta s'ipotizzava la possibilità della dislocazione istantanea del subconscio durante il sonno, tra esseri umani ed alieni, grazie ad un potente macchinario alieno.
Nell'articolato e complesso plot di SciFi (che è stato omaggiato sul blog "Mia Fantascienza", con un plot remastering nella collana JDAB) non privo di divagazioni (lente e soporifere, inutili allo scorrimento della fabula principale), per la prima volta si fece menzione ai lettori di Amazing Stories, dell'immaginario contesto alieno-egiziano posto su Marte!.

Nel racconto di SciFi del 1936 si fondono le credenze teosofiche Blavatsky (1877) dei viaggi astrali, razionalizzate con artefatti tecnologici alieni posti su Marte!.

L'idea del viaggio Astrale, fu poi permutata da Hollywood in Avatar (2009) in cui era stato creato un ibrido alieno con DNA umano, per permettere "la bilocazione di Ka" interagendo direttamente con le civiltà aliene autoctone del pianeta.