Speciale sistema solare Tau Ceti
Tau Ceti (τ Cet / τ Ceti) è una stella visibile nella costellazione della Balena, è collocata ad una distanza di 11,9 anni luce dal sistema solare, è la diciannovesima stella più vicina al Sole. τ Ceti è classificata come una nana gialla di classe spettrale G8,5 V, è dunque una stella simile al Sole, anche se più piccola: possiede infatti una massa pari al 78% di quella solare, una luminosità circa la metà di quella solare e un raggio equivalente al 79% di quello della nostra stella.
Nel dicembre 2012 è stata annunciata la scoperta di cinque pianeti del tipo super Terra, due dei quali sarebbero situati all'interno della zona abitabile del sistema planetario. A completare il sistema concorre un disco di detriti, che contiene una quantità di materia, comprendente anche probabili asteroidi e comete, circa dieci volte maggiore rispetto a quella che costituisce le analoghe strutture del sistema solare.
L'analisi delle variazioni della velocità radiale della stella ha portato alla scoperta, annunciata il 19 dicembre 2012, di un sistema composto da almeno cinque pianeti, le cui masse minime sono comprese tra 2 e 6,7 volte la massa terrestre (si tratterebbe dunque di super Terre) e i cui periodi orbitali vanno dai 14 ai 640 giorni (Tau Ceti b,c,d,e,f)
Il gruppo che fece la scoperta successivamente perfezionò la propria metodologia eseguendo nuovi studi sulla velocità radiale di τ Ceti, pubblicati nell'agosto del 2017. Sono stati confermati i pianeti Tau Ceti "e" ed "f" ed esclusi b,c i quali avevano orbite con periodi di 0,4 e 1 volta il periodo di rotazione della stella, il che suggeriva che il loro segnale fosse correlato alla rotazione stellare e non a un pianeta orbitant). Vennero invece trovati due nuovi pianeti candidati, Tau Ceti g,h aventi orbite di 20 e 49 giorni. Venne trovata anche qualche possibile evidenza dell'esistenza di Tau Ceti d, tuttavia il team non fu in grado di confermarlo, in quanto le evidenze della sua esistenza non si manifestarono in tutte le prove fatte.
Il modello a 4 pianeti (g,h,e,f) risulta potenzialmente stabile per miliardi di anni, ma gli autori affermano che con ulteriori perfezionamenti potrebbero essere rivelati altri candidati esopianeti.
Tau Ceti g: super terra rocciosa molto calda
Tau Ceti h: super terra rocciosa molto calda
Il pianeta è situato nella parte più esterna della zona abitabile; il Planetary Habitability Laboratory dell'Università di Porto Rico ad Arecibo, stima che Tau Ceti f riceva il 27% della luce che la Terra riceve dal Sole, e che se il pianeta avesse la stessa atmosfera della Terra, la temperatura sulla superficie sarebbe attorno ai -40 °C, adatta solo per forme di vita estremofile di tipo psicrofilo. Essendo una super Terra, il pianeta potrebbe però avere un'atmosfera più densa, generando un effetto serra più intenso, tale da rendere le condizioni del pianeta più simili a quelle terrestri, con temperature comprese tra 0 e 50 °C, adatte anche per forme di vita complessa.
Il pianeta è situato nella parte più interna della zona abitabile; il Planetary Habitability Laboratory dell'Università di Porto Rico ad Arecibo, stima che Tau Ceti e riceva il 50% di luce in più rispetto a quanto la Terra ne riceve dal Sole, e che se il pianeta avesse la stessa atmosfera della Terra, la temperatura sulla superficie sarebbe attorno ai 70 °C, adatta solo per forme di vita estremofile di tipo termofilo. Essendo una super Terra, il pianeta potrebbe però avere un'atmosfera più densa, e di conseguenza questa potrebbe provocare un più intenso effetto serra, riscaldando ulteriormente la superficie, al punto che questa potrebbe essere troppo calda e risultare inabitabile, per qualsiasi forma di vita, come nel caso di Venere.
Oltre ad esserci delle stazioni spaziali in orbita ai due pianeti, potrebbero esserci delle basi a terra, le quali dipenderebbero dalle reali condizioni al contesto dei pianeti. Entrambi sono super-terre, ma leggermente più piccole della super-terra di Kapteyn_b, appaiono pianeti caldi, gli alieni "Dargos del caso Zanfretta" sembrerebbero essere dei "sauri sapiens", qualora come i rettili terrestri fossero a sangue freddo, i pianeti caldi sarebbero sicuramente un habitat naturale confortevole su cui sostare, rispetto ai pianeti freddi. Anche se la grossa corporatura si farebbe sentire sotto la forte gravità della superterra, l'alta temperatura potrebbe scaldare il ciclo biologico rettiliano, rendendo i muscoli attivi e rendendo meno faticosa la deambulazione sul pianeta.
Dato che la scienza non sa ancora dire con certezza se i pianeti siano superterre con acqua allo stato liquido con temperature comprese tra 0°C/+50°C (con possibile presenza di piante, foreste, animali, pesci/crostacei che sarebbero molto massicci e sicuramente poco alti, essendo evolutisi in un contesto di maggiore gravità) oppure deserti aridi da +70°C (con pochissima fauna locale come piante grasse e scarsa fauna locale autoctona a vita sotterranea o notturna). Risulta difficile immaginare potenziali basi aliene che potrebbero essere nel primo caso in superficie con un ciclo di mantenimento aperto, oppure sotterranee nel secondo caso, per difendersi dal caldo rovente con un ciclo di mantenimento chiuso.
Generatori elettrolavici / geotermici potrebbero generare potenza elettrica, sostenendo le due colonie le quali potrebbero avere 1-delle basi in superficie e dei cicli di sostenibilità aperti (sfruttando le risorse del luogo, nel primo caso di 0°C/+50°C) oppure 2-essere a ciclo biologico chiuso e sotterranee nel secondo caso (pianeti deserti da +70°C).
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Nel dicembre 2012 è stata annunciata la scoperta di cinque pianeti del tipo super Terra, due dei quali sarebbero situati all'interno della zona abitabile del sistema planetario. A completare il sistema concorre un disco di detriti, che contiene una quantità di materia, comprendente anche probabili asteroidi e comete, circa dieci volte maggiore rispetto a quella che costituisce le analoghe strutture del sistema solare.
L'analisi delle variazioni della velocità radiale della stella ha portato alla scoperta, annunciata il 19 dicembre 2012, di un sistema composto da almeno cinque pianeti, le cui masse minime sono comprese tra 2 e 6,7 volte la massa terrestre (si tratterebbe dunque di super Terre) e i cui periodi orbitali vanno dai 14 ai 640 giorni (Tau Ceti b,c,d,e,f)
Il gruppo che fece la scoperta successivamente perfezionò la propria metodologia eseguendo nuovi studi sulla velocità radiale di τ Ceti, pubblicati nell'agosto del 2017. Sono stati confermati i pianeti Tau Ceti "e" ed "f" ed esclusi b,c i quali avevano orbite con periodi di 0,4 e 1 volta il periodo di rotazione della stella, il che suggeriva che il loro segnale fosse correlato alla rotazione stellare e non a un pianeta orbitant). Vennero invece trovati due nuovi pianeti candidati, Tau Ceti g,h aventi orbite di 20 e 49 giorni. Venne trovata anche qualche possibile evidenza dell'esistenza di Tau Ceti d, tuttavia il team non fu in grado di confermarlo, in quanto le evidenze della sua esistenza non si manifestarono in tutte le prove fatte.
Il modello a 4 pianeti (g,h,e,f) risulta potenzialmente stabile per miliardi di anni, ma gli autori affermano che con ulteriori perfezionamenti potrebbero essere rivelati altri candidati esopianeti.
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Tau Ceti h: super terra rocciosa molto calda
Il pianeta è situato nella parte più esterna della zona abitabile; il Planetary Habitability Laboratory dell'Università di Porto Rico ad Arecibo, stima che Tau Ceti f riceva il 27% della luce che la Terra riceve dal Sole, e che se il pianeta avesse la stessa atmosfera della Terra, la temperatura sulla superficie sarebbe attorno ai -40 °C, adatta solo per forme di vita estremofile di tipo psicrofilo. Essendo una super Terra, il pianeta potrebbe però avere un'atmosfera più densa, generando un effetto serra più intenso, tale da rendere le condizioni del pianeta più simili a quelle terrestri, con temperature comprese tra 0 e 50 °C, adatte anche per forme di vita complessa.
Il pianeta è situato nella parte più interna della zona abitabile; il Planetary Habitability Laboratory dell'Università di Porto Rico ad Arecibo, stima che Tau Ceti e riceva il 50% di luce in più rispetto a quanto la Terra ne riceve dal Sole, e che se il pianeta avesse la stessa atmosfera della Terra, la temperatura sulla superficie sarebbe attorno ai 70 °C, adatta solo per forme di vita estremofile di tipo termofilo. Essendo una super Terra, il pianeta potrebbe però avere un'atmosfera più densa, e di conseguenza questa potrebbe provocare un più intenso effetto serra, riscaldando ulteriormente la superficie, al punto che questa potrebbe essere troppo calda e risultare inabitabile, per qualsiasi forma di vita, come nel caso di Venere.
Come potrebbe essere
le due colonie aliene di prossimità
sul sistema solare di TauCeti f*/e*?!
Oltre ad esserci delle stazioni spaziali in orbita ai due pianeti, potrebbero esserci delle basi a terra, le quali dipenderebbero dalle reali condizioni al contesto dei pianeti. Entrambi sono super-terre, ma leggermente più piccole della super-terra di Kapteyn_b, appaiono pianeti caldi, gli alieni "Dargos del caso Zanfretta" sembrerebbero essere dei "sauri sapiens", qualora come i rettili terrestri fossero a sangue freddo, i pianeti caldi sarebbero sicuramente un habitat naturale confortevole su cui sostare, rispetto ai pianeti freddi. Anche se la grossa corporatura si farebbe sentire sotto la forte gravità della superterra, l'alta temperatura potrebbe scaldare il ciclo biologico rettiliano, rendendo i muscoli attivi e rendendo meno faticosa la deambulazione sul pianeta.
Dato che la scienza non sa ancora dire con certezza se i pianeti siano superterre con acqua allo stato liquido con temperature comprese tra 0°C/+50°C (con possibile presenza di piante, foreste, animali, pesci/crostacei che sarebbero molto massicci e sicuramente poco alti, essendo evolutisi in un contesto di maggiore gravità) oppure deserti aridi da +70°C (con pochissima fauna locale come piante grasse e scarsa fauna locale autoctona a vita sotterranea o notturna). Risulta difficile immaginare potenziali basi aliene che potrebbero essere nel primo caso in superficie con un ciclo di mantenimento aperto, oppure sotterranee nel secondo caso, per difendersi dal caldo rovente con un ciclo di mantenimento chiuso.
Generatori elettrolavici / geotermici potrebbero generare potenza elettrica, sostenendo le due colonie le quali potrebbero avere 1-delle basi in superficie e dei cicli di sostenibilità aperti (sfruttando le risorse del luogo, nel primo caso di 0°C/+50°C) oppure 2-essere a ciclo biologico chiuso e sotterranee nel secondo caso (pianeti deserti da +70°C).
La distanza Sole->Tau Ceti è 11.9AL,
la tratta siderale Tau Ceti->Terra->Tau Ceti
implicherebber percorrere 23.8AL
da cui applicando i MUQ s'inferisce
orientativamente, quanto segue:
- LowTech_ASTROCALC(23.8AL,0.8c)=29.981 anni di latenza ufologica per un osservatore sulla Terra. Tempo nave relativistico del viaggio 19.928 anni a calendario civile terrestre. Carburante necessario stimato 136.2 kg d'Antimateria per un fabbisogno energetico di circa 2.4516E+22 Joule
- HighTech_ASTROCALC(23.8AL,0.987c,8G)=24.124 anni di latenza ufologica per un osservatore sulla Terra. Tempo nave relativistico del viaggio 3.877 anni a calendario civile terrestre. Carburante necessario stimato a 1066.9 kg d'Antimateria per un fabbisogno energetico di circa 1.920335E+23 Joule
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