Dimensions a casebook of Alien contact / Autres Dimensions avec Jacques F. Vallèe

Jacques Vallée (Pontoise 24/9/1939-) ottenne una laurea in matematica alla Sorbona e un master in astrofisica all'Università di Lilla. Nel 1961 cominciò la sua carriera professionale come astronomo all'Osservatorio di Parigi, nel 1962 lasciò la Francia e si trasferì negli USA presso l'Università del Texas. Sviluppò il primo sistema di teleconferenza su ARPANET, insieme al suo mentore, prof. Josef Allen Hynek. Vallèe fondò il Collegio Invisibile, che nel 1973 si trasformò nel CUFOS, un gruppo di esperti di tutto il mondo, che si interrogano sulla tematica UFO.

Nel corso del tempo, Jacques Vallée è divenuto critico verso l'ipotesi extraterrestre degli UFO, ha specificato in un articolo le principali obiezioni, contro questa ipotesi. Vallée avanzò l'ipotesi che gli UFO possano provenire da una dimensione parallela alla nostra; l'ipotesi parafisica, è condivisa solo da una minoranza di ufologi.

QUÉBEC 3 Juin 1990 - Conférence DÉBAT publique produite par François C. BOURBEAU et animée par lui, avec l'invité, le Docteur Jacques F. VALLÉE, devant plus de 900 personnes venues l'entendre à l'Université LAVAL de Québec.
  1. Gli incontri ravvicinati sono molto più numerosi di quello che richiederebbe qualsiasi esplorazione fisica della Terra da parte di extraterrestri. Questa affermazione è falsa: il traffico alieno statisticato per casi (ragionevolmente certi, con UFO shape assimilabile) indica che ci sono anni in cui non esiste traffico alieno per la Terra. Negli altri casi, gli avvistamenti UFO generano vari avvistamenti nell'anno critico, i mezzi alieni probabilmente raccolgono dati ambientali e sociologici, studiando l'umanità (dal 1900s usando droni alias Foo Fighters in quanto i mezzi con tecnologia [X] sono evidentemente obsoleti per la Terra.
  2. La struttura fisica dei presunti alieni così come vengono descritti, non sembra originaria di altri pianeti né biologicamente adattata ai viaggi spaziali. Questa affermazione è falsa: le uniche iconografie degli alieni, si hanno nei dipinti della Teogonia Eliopolitana, dove si stima una razza aliena assimilabile agli insetti: quindi meccanismi biologici più semplici dei mammiferi e più facili da poter porre in animazione sospesa / ibernazione.
  3. I comportamenti riferiti dalle presunte vittime di rapimenti alieni contraddicono l'ipotesi di esperimenti scientifici o genetici su umani da parte di una razza aliena avanzata. Questa affermazione è falsa: paleoufologicamente c'è traccia nella Teogonia Eliopolitana della creazione da parte degli alieni, di ibridi alieni-umani, quelli di prima generazione hanno DNA umano dominante (Osiride) quelli di seconda generazione sono recessivi (Orus) e questo dimostra piena compatibilità con il DNA umano. Anche nel caso Zanfretta (nei primi 3 incontri) sono riportati analisi biologiche sullo Zanfretta, che alla fine è stato liberato (e non trasportato altrove, come campione per uno zoo galattico).
  4. L'estensione del fenomeno attraverso la storia umana dimostra che gli UFO non sono un fenomeno contemporaneo. Questa affermazione è vera: si stima un paleocontatto tra il 6000AC ed il 4100AC poi varie missioni aliene, con basi di prossimità in Sud America e probabilmente Siberia, ed un ritiro di tali basi per crescita della popolazione mondiale ed invasione Europea, nel 1200DC. E' da lunghissimo tempo, che gli alieni osservano e studiano la civilità umana!.
  5. L'apparente abilità degli UFO nella manipolazione dello spazio e del tempo suggeriscono ipotesi radicalmente diverse. Questa affermazione è falsa: le latenze ufologiche indicano un volo balistico inerziale con basi di prossimità poste negli esopianeti. Vallè confonde la capacità dello scudo plasmatico dei dischi (di piegare e deflettere la luce, camuffandosi nello spettro della luce visibile) con la capacità di dislocazione FTL/Hyper Dimension FTL. Confrontare con Modelli Ufologici Quantitativi (pag.45, pag.48, pag.55, pag.263) ed Hessdalen Light.
  6. Prendendo in esame fenomeni che escono dall'ordinario umano, Vallée nota una similitudine fra certi fenomeni presenti nel folclore (come gli incontri con folletti o gnomi) e i moderni presunti incontri ravvicinati, con gli extraterrestri ed alcuni presunti fenomeni paranormali. E' possibile che vi possa essere qualche relazione tra elementi del soprannaturale (Fatima) ed incontri alieni, ma altri tipi di folclore sono da escludersi a causa dell'iconografia che non rassomiglia ai miti della Teogonia Eliopolitana.
  7. Vallèe intravede nel fenomeno ufologico, un sistema di controllo dell'evoluzione terrestre, che è attivo nella storia umana, ed opera sull'inconscio collettivo della nostra specie. E' possibile, ed è ragionevolmente vero: si pensi ai primi contattati genuine (Jonathan Swift, Eliza Haywood) che introdussero per primi il tema del primo contatto e delle tecnologia immaginaria.


Che cosa c'è che non quadra, 
nella teoria parafisica di Vallèe, 
agli occhi di un paleoufologo razionale?!



Affermazioni eccezionali, richiedono prove eccezionali: purtroppo il testo di J.Vallèe IMHO non ha prove eccezionali, le narrazioni sono cronologicamente caotiche, senza seguire un logico percorso cronologico. Si confondono miti e leggende, non ci si pone mai, nel testo di Vallèe il problema dell'entropia culturale: le narrazioni di adduzioni aliene sono composte da storie di singole persone (come quelle del testo di J.Mack) per cui gli eventi non sono reali e non sono misurabili; sono solo fabule di fantascienza che seguono il pattern delle fabule di Amazing Stories.

E' un grave errore metodologico compiuto dall'autore, che non pare sapere, che non basta un mito od una leggenda a dimostrare un paleocontatto (diretto od indiretto), perché anche il caos entropico e l'asimmetria informativa, creano miti e leggende!!. Il caos entropico genera una tendenza crescente a raccontar cazzate, balle, costruire novelle, racconti e storie di fantasia per millantanovemila ragioni. L'asimmetria informativa (orizzontale) consiste nella possibilità che l'osservatore assista a fenomeni naturali (incompresi) scambiandoli per eventi religiosi, magici e/o ritenere eventi umani (velivoli militari sperimentali o prototipi segreti) possano essere scambiati per mezzi alieni.  E tali cause, creano una nebbia cognitiva fittissima che occorre superare con metodo.
L'assenza di un "recinto razionale" entro cui i fatti ragionevolmente reali, più le teorie possano muoversi, é una grave carenza!. L’autore IMHO non é capace di discernere tra patacche, leggende & miti con veraci contenuti paleoufologici!.

C’é poi un’errore grossolano, vistoso come una casa!: come si fa a considerare una testimonianza valida, di per se?! senza porsi mai, il problema del “caos entropico” e/o di un’asimmetria informativa negli osservatori?!


Th:
  • A differenza di "Wonders in the sky", "Passport to Magonia"(due ebook veramente meritevoli, frutto di una certosina raccolta d’eventi anomali, riportati in antiche fonti storiografiche), il testo "Dimensions a casebook of Alien contact" è veramente IMHO un pessimo testo ufologico: poco scientifico e caotico. Getta una fitta nebbia cognitiva, sulla natura del fenomeno UFO.  
  • Rasoio di Okkam: Non moltiplicare i fattori (alieni provenienti da altre dimensioni e/o galassie collocate in altri universi spazio-tempo) quando basta sommare gli addendi (stessa galassia e stesso spazio-tempo: alieni a bordo d'astronavi, provenienti dallo spazio profondo, salpanti da basi di prossimità negli esopianeti, in visita geograficamente sparsa e frazionata nel tempo, sulla Terra, tanto che l'umanità non ne ha ancora razionalizzato il ricordo storico).