Fortean aspects of the flying disks by Marx Kaye (1948)

Sulla rivista di SciFi Amazing Stories del giugno 1948 compare tra i tanti racconti di fantascienza e le varie rubriche, un pezzo dal sapore ufologico che ha attirato la mia attenzione Il testo è utile per campionare quale fosse il pensiero dominante ed il contesto del 1948 sulla faccenda Flying Saucers. Marx Kaye era uno pseudonimo in realtà l'autore dell'articolo è Stuart James Byrne autore di fantascienza americano.

Il pezzo d'ufologia classica, inizia ponendo una domanda razionale, poi l'autore ipotizza un paio di risposte coerenti

"I dischi sono prodotti di altri mondi?!

1-i dischi volanti sono un nuovo fenomeno, possono essere oggetti volanti in testing di altre nazioni, degli USA oppure astronavi astrali e non sono prodotti della natura. 

2-se tale fenomeno non è un nuovo fenomeno e tali oggetti sono stati visti anche in un lontano passato in cui l'uomo era ben lungi da creare aerei od anche solo goffi dirigibili, allora i dischi volanti sono navi astrali aliene!. Siamo forse studiati ed osservati da esseri superiori che vivono su altri mondi?!

3-Energia Atomica!. I terrestri hanno l'energia atomica, uno dei segreti dei viaggi interstellari, non possiamo permettere ai terrestri d'invadere il nostro territorio?. Gli alieni possono essere amici o nemici, ma una cosa è certa mentre gli alieni guardando agli umani vedranno un'unica razza e non nazioni, allo stesso modo americani, russi, inglesi, francesi riconoscerebbero l'universalità dell'uomo, affrontando uniti eventuali rischi sconosciuti provenienti dall'esterno della Terra."

L'ultimo punto è un'inizio di razionalità ufologica, che però rapidamente finisce per spengersi nel delirio e nella paranoia del 1948 per cui il pezzo non è da considerarsi un brillante esempio di ufologia, ma IMHO illustra bene lo stato d'isteria collettiva dell'opinione pubblica americana, sulla questione flying saucers.


Argomenti Correlati