L'OOPART tecnologico della sala Controllo Generale di missione disegnata da "Perriz" su Astonishing Stories nel 1940

La rivista Astonishing Stories fu una PULP MAGS attiva tra il 1940-1943 con dinamica bimensile nel 1940, poi trimestrale nel 1941-1942, quindi la rivista chiuse i battenti in Aprile 1943 che fu l'ultimo numero pubblicato. Astonishing Stories e Super Science Stories furono due pulp mags edite dalla POPULAR PUBBLICATIONS, il primo redattore per il magazine Astonishing Stories fu Frederik Pohl. Il giovane redattore diciannovenne Pohl fu chiamato dalla Popular Pubblications a dirigere la rivista, il suo budget fu sempre molto modesto, non ebbe modo d'acquisire autori di grosso calibro da pubblicare su Astonishing Stories. Per questa ragione il giovane Frederik Pohl creò un club d'appassionati di Scifi "I futuriani", ossia cultori di SciFi ed aspiranti scrittori, da cui trasse idee e spunti da pubblicare. Questa strategia "low cost" gli fu vincente, Pohl fece incassi con Astonishing Stories, tanto che ebbe anche modo d'acquisire i diritti di pubblicazione di racconti di Asimov ed Heinlein. Nel 1943 l'editore Pohl ormai ventiduenne entrò nell'US ARMY, la carenza di carta causata dalla WWII costrinse la Popular Pubblications a chiudere la rivista Astonishing Stories. Il magazine Super Science Stories invece continuò la sua esistenza sino all'agosto del 1951 sotto la guida di Ejler Jakobsson (l'aiuto redattore di Pohl che fu promosso a redattore capo).

POPULAR PUBBLICATIONS fu una grande società editoriale, la ditta nacque nel 1930 ed ebbe a gestire sino a 42 magazine temaici: western, fantascienza, avventure, racconti rosa, racconti gialli ecc... ed il massimo della quota di mercato e del numero di riviste, fu raggiunto da Popular Pubblications tra il 1940 ed il 1945. Fu acquisita nel 1940s il portafoglio di magazine di "novelle" da un'altra grane società editoriale la Frank Munsey, tuttavia nei primi anni del 1970s la Popular Pubblications fu venduta, con il tempo tutte le sue testate furono razionalizzate: chiuse, accorpate o vendute.

E' logico ritenere che la rivista dell'Aprile 1940 in cui fu pubblicato il racconto "Master Control" di Harl Vincent, ed illustrata dal disegnatore PERRIZ, sia stata preparata vari mesi prima: nel bimestre Gennaio-Febbraio 1940 oppure addirittura nel bimestre Novembre-Dicembre 1939. 

Immaginiamo per facilità di ricerca ed analisi che la rivista sia stata illustrata da PERRIZ nel tardo dicembre 1939, quindi in questa bloggata ci chiederemo, da dove l'illustratore PERRIZ ebbe a prendere spunto, per raffigurare il criptico disegno, che é indipendente dal racconto di SciFi Harl Vincent?!

Scomponiamo l'immagini in aree più piccole, per valutare al meglio quanto possa essere raffigurato nel disegno 1940.

  • Le "entità aliene" non sono alieni, perché non vi sono alieni nel racconto di H.Vincent. 
  • Tuttavia Non si capisce cosa siano queste EBE forse i robot narrati da H.Vincent per quanto nel 1940  i ROBOT avesse un'iconografia assai diversa. 
  • Non é chiaro chi o cosa siano le entità raffigurate da PERRIZ dato che non furono descritte nel racconto di H.Vincent. Tali EBE le potremmo correlare a quanto era già stato pubblicato in passato da Air Wonder Stories in "The City of the living deaths (1930)"
  • per quanto l'iconografia "a rana" delle EBE con scatola cranica trasparente, non abbia una radice di SciFi ma forse un retaggio assi più da elettrodomestico radiotelevisivo. Le EBE sarebbero le televisioni antroporfizzate per evidenziare il controllo celebrale e condizionamento della televisione. Questa interpretazione "cervellotica" derivata dal racconto é IMHO da rigettare per due ragioni: 1-il disegno é indipendente dal racconto, 2-in un'analisi tecnologica sopra un potenziale OOPART, si deve riconoscere il design + la funzione con moderni oggetti tecnologici, e non speculare circa interpretazioni soggettive, che siano sganciate da tecnologia nota, plausibile, possibile
  • Le EBE con occhi a rana e cranio trasparente le potremmo considerare come una variante dell'iconografia saurica di PREDATOR, per quanto NON VI SIA UNA RADICE di SciFi di tali EBE in nessun racconto di SciFi sino ad oggi noto AFAIK Per cui la raffigurazione nel 1940 di tali EBE: antropomorfe, con occhi di rana, con cranio di rana schiacciato e trasparente, con collo lungo, é la prima radice di tale iconografia!.
  • I vari pantografi cardiaci/celebrali presenti nel disegno di PERRIZ, tale hardware plotta dati su carta: é hardware con un chiaro retaggio grafico di Amazing Stories 1929 -Futility- da cui PERRIZ ebbe a scopiazzare IMHO.

Che cosa é l'oggetto ARANCIONE, che ho evidenziato nell'ingrandimento?!

E' un motore di calcolo?! E' un motore di traduzioni?! oppure il prototipo di HAL9000 é un mainframe con l'occhio rosso?!

  1. Il progenitore artistico di HAL 9000 trova una vaga assonanza in un computer meccanico-traduttore del 1926, in cui nel disegno del 1926 di Amazing Stories si riconoscono TRE CILINDRI uno laterale, uno verticale, due longitudinali. Per quanto l'oggetto ARANCIONE sia composto da 2 parallelepidepdi (di cui uno stondato superiormente) ed un semi-sfera con un cerchio rosso, l'oggetto ARANCIONE ha un design più pulito e squadrato, molto simile ad un contenitore, che pare un monoblocco unico.
  2. Il monoblocco ARANCIONE però non é un motore Ford T, non é un motore V8 1930s, potrebbe avere qualche scarsa e vaga assonanza ad un motore Duesenberg-J per quanto l'oggetto ARANCIONE non abbia tubi di scappamento laterali ed inferiormente sia totalmente diverso da un motore a combustione.
  3. L'oggetto ARANCIONE non é riconducibile a nessun proto-computer pre 1939
  4. Qualche modesta assonanza l'oggetto ARANCIONE la potrebbe avere con la Pascalina per quanto manchino fili e tubi nella pascalina!
  5. L'oggetto ARANCIONE non ha alcun design assimilabile ai mainframe 1950s che erano composti da parallelepipedi separati
  6. L'oggetto ARANCIONE non ha alcun design assimilabil a mainframe 1960s che erano poco diversi in design da quelli del 1950s per quanto nel 1960s inizino a spuntare forme "rotonde" ossia i nastri magnetici di forma cilindrica
  7. L'oggetto ARANCIONE non ha alcun design assimilabile ai mainframe 1970s per quanto il volume dei mainframe inizi ridursi, vi siano parallelepipedi e cilindri/cerchi assimilabili a nastri magnetici
  8. l'oggetto ARANCIONE non ha alcun design assimilabile ai mainframe 1980s per quanto il volume ed il numero dei parallelepipedi che compongono un mainframe si riduca drasticamente in volume, quanto scompaiano alla vista i nastri magnetici del 1950-1960
  9. L'oggetto ARANCIONE incomincia ad avere assonanze con "computer server tower 1980s" dove fili, cavi, e piccoli monitor possono trovare una correlazione logica per il criptico disegno del 1940
  10. l'oggetto ARANCIONE non era la raffigurazione di una Radio Control Room del 1930s 
  11. l'oggetto ARANCIONE non era una stazione radio 1930s o del 1940s
  12. l'oggetto ARANCIONE non era una sala di controllo di una centrale elettrica oppure di una rete ferroviaria

Disposizioni e forme, forse potrebbero prendere una qualche logica per forma, rufolando dentro alle antiche foto delle prime stazioni radiotelevisive del 1940s, in cui forme squadrate, e parallelepipedi, piccoli tubi catodici sferici o quadrati ad angoli stondati, fili e cavetteria, tutto questo hardware acquista un po' più senso, per quanto vi siano enormi differenze. 

Th:

E' IMHO impossibile definire univocamente, oltre ogni ragionevole dubbio, cosa sia l'oggetto ARANCIONE, che fu disegnato dall'illustratore PERRIZ: ogni interpretazione tecnologica possibile lascia qualche elemento del disegno non spiegato o mancante.

  1. potrebbe essere un motore di calcolo/traduzione del 1926: ma non trovano spiegazione nel disegno i fili e cavi
  2. potrebbe essere la interpretazione fantastica di un motore Duesenberg J: per quanto non vi siano tubi di scarico laterali e non vi siano orologi/manometri/interruttori analogici ai lati del monoblocco del motore Duesenberg J
  3. potrebbe essere una sorta di "computer server tower 1980": forma, cavi, cavetti, piccoli monitor, potrebbero prendere tutti un senso logico e funzionale tranne la forma semisferica superiore del case.
  4. Potrebbe essere una telecamera del 1940 totalmente abbassata: per quanto nel disegno vi sia un'unica camera e non DUE e per quanto non vi siano ruote e bracci per muovere/controllare la telecamera
  5. Potrebbe essere una sorta di modulatore di segnale di qualche primitivo componente radiotelevisivo del 1940s per quanto non vi siano pulsanti ed interruttori nel disegno 

IMHO é assai più facile rispondere alla seconda domanda:

Che cosa é l'oggetto GIALLO evidenziato nell'ingrandimento?!

Nel disegno di PERRIZ é rappresentato ALMENO UN COMPUTER, probabilmente dotato di dischi da 8"pollici (una tecnologia che comparirà solo nel tardo 1960s)

Nell'oggetto GIALLO sono presenti due piccoli oggetti tondi: pulsanti?! led?! Interruttore luminoso del POWER ON - READING/WRITING del disk drive?! Oppure indicatori luminosi separati di READING e WRITING?!

Tale OOPART tecnologico praticamente identico ad una unità Disk Drive da 8 inch, per altro era anche già stata rappresentata come OOPART in Wonder Stories Quaterly 1931

Oppure un NAS od un DAS, modernissime unità di archiviazione estremamente capienti?!

Confrontare nel disegno del 1940 con l'oggetto GIALLO, accanto alla prima fila di workstation, in cui sono presenti due pulsanti/lucette, e TRE grossi vani neri scuri, tutto l'hardware é assai simile a quanto fu rappresentato in campo lungo del disegno di Wonder Stories 1931. Non é possibile invocare alla scopiazzatura tra illustratori, perché nel 1931 quanto nel 1940 mancava il concetto di computer mini-tower e di disk drive da 8 pollici ed in entrambi i disegni, per un osservatore del 1930s quanto del 1940s sono piccoli particolari marginali insignificanti, rispetto al "big picture" delle due raffigurazioni!.

A cosa s'é inspirato PERRIZ nella rappresentazione del BIG PICTURE" del disegno, pensando al "Master Control room" ossia Sala Controllo Generale?!

Non é la control room della battaglia d'Inghilterra e neppure la Operation Room della RAF

La disposizione degli esseri umani seduti in vari file, ha una assai vaga assonanza, con quanto rappresentato nel misterioso e criptico Wonders Stories Quaterly autunno del 1931 zeppo di OOPART; per quanto il disegno del 1940 abbia poco in comune con quello del 1931 perché il numero di persone sedute in fila, in righe successive, tutte che guardano monitor, non trova nessun riferimento con quanto rappresentato nel 1931

Non ci sono sufficienti correlazioni per spiegare una regia radiotelevisiva del 1939 con quanto mostrato nelle immagini delle prime radiotelevisioni USA: mancano i grandi monitor, ogni operatore fa cose diverse e non guarda un monitor mentre nel disegno le persone sono sedute ed osservano più di un monitor su cui passano immagini e dati. 

Confrontare con A Brief History Of Control Rooms quanto con History of Control Rooms

Le persone nella foto stanno in piedi e diverse persone guardano un solo televisore RCA TRK-12/120, mentre nel disegno esiste una situazione tecnologica opposta: ciascuna persona é seduta e guarda in modo singolo più di un monitor.

Tutta l'area del disegno di "Master Control" ha una fortissima assonanza di logico significato con la "Mission Control room" in quanto la disposizione delle persone, l'hardware rappresentato, la funzione della sala di controllo generale, la numerosa presenza di monitor, il fatto che le persone siano sedute, vi siano monitor giganteschi di fronte a loro, ogni elemento del disegno dell'illustratore PERRIZ é totalmente identico o totalmente assimilabile come funzione a quanto é presente in una Mission Control come quella della NASA del 1969

  • Nel disegno di PERRIZ ci sono almeno 3 file di persone: come nella foto del NASA Mission Control 1969 ci sono nella foto almeno 3 file di persone
  • Nel disegno di PERRIZ ci sono almeno 3 file di persone sedute: come nella foto del NASA Mission Control 1969 ci sono nella foto almeno 3 file di persone sedute (od in piedi) 
  • Nel disegno di PERRIZ le persone sedute osservano monitor: nella foto del NASA Mission Control 1969 molte persone hanno un monitor di fronte e lo guardano (o lo dovrebbero guardare)
  • Nel disegno di PERRIZ é logico intepretare ogni postazione presso cui é seduta una persona e come una Workstation: come nella foto NASA ogni postazione era adibita ad un terminale per una funzione
  • Nel disegno di PERRIZ vi sono pulsanti o lucette nelle workstation: anche nella foto del NASA Mission Control 1969 vi sono multe lucette e pulsanti ed interruttori luminosi presso i terminali
  • Nel disegno di PERRIZ ci sono almeno 3 pannelli FLAT giganti che mostrano immagini: anche nella foto del NASA Mission Control 1969 ci sono ben 4 pannelli giganti flat che mostrano immagini
  • Nel disegno di PERRIZ ci sono almeno 3 pannelli FLAT giganti che sono posti di fronte ed ai lati delle persone sedute: anche nella foto del NASA Mission Control 1969 ci sono ben 4 pannelli giganti flat collocati frontalmente quanto ai lati

Th:

La control room rappresentata da PERRIZ é un elemento tecnologico fuori contesto storico: un OOPART tecnologico!

Infatti la disposizione delle persone, la presenza di monitor, l'interpretazione di terminali/workstation, la presenza di grandi monitor centrali, la presenza di pulsanti ed interruttori , la presenza d'immagini nei piccoli monitor, la presenza d'immagini proiettate nei grandi monitor frontali, tutto nel disegno di PERRIZ é identico anche nel nome, alla funzione di una sala di controllo di missione, assimilabile ma non necessariamente identica a quella della NASA 1969

confrontare con:

  1. Technologydesk: A Brief History Of Control Rooms
  2. Sustema: History of Control Rooms
  3. Eyes of generation: CBS Studio 1972 | sono assenti i grandi monitor davanti agli operatori
  4. TBC Time console