Speciale sistema stellare triplo Alfa Proxima Centauri

Alfa Centauri (α Cen/ α Centauri/ Alfa Centauri) è un sistema stellare triplo situato nella costellazione australe del Centauro. È la stella più luminosa della costellazione, nonché terza stella più brillante del cielo notturno a occhio nudo, dopo Sirio e Canopo. È anche il sistema stellare più vicino, dista 4,365 Anni Luce dal nostro sistema solare. Il sistema di α Centauri è costituito da una coppia di stelle di sequenza principale di simile luminosità, una nana gialla e una nana arancione molto vicine fra loro, al punto che a occhio nudo o con un piccolo binocolo sembrano essere un'unica stella.

In aggiunta a queste se ne trova una terza, una nana rossa molto più distante e meno luminosa, chiamata Proxima Centauri, la quale compie un'orbita molto ampia attorno alla coppia principale.


Nell'ottobre del 2012, dopo lunghe ricerche, è stata pubblicata la scoperta di un pianeta terrestre orbitante attorno alla componente B del sistema.

Edmond Halley nel 1718 scoprì che alcune stelle si erano notevolmente spostate dalla posizione astrometrica rilevata in passato, attualmente infatti sia il moto proprio che la parallasse di α Centauri aumentano leggermente, a causa del fatto che il sistema si sta avvicinando a noi. Basandosi su queste misure di moto proprio e velocità radiale osservate, si può affermare che α Centauri continuerà in futuro a diventare leggermente più luminosa.

Poi il sistema triplo Alfa Proxima Centauri si muoverà verso nord-ovest celeste, ed infine verso l'equatore celeste, allontanandosi sempre più dalla scia della Via Lattea. A causa della prospettiva, fra circa 100'000  anni, il sistema di α Centauri raggiungerà il punto di fuga finale e scomparirà rapidamente, confondendosi fra le deboli stelle di fondo della Via Lattea. In passato si pensava che la presenza di pianeti extrasolari orbitanti attorno a stelle doppie fosse improbabile, a causa delle perturbazioni gravitazionali indotte delle stelle componenti il sistema.

Il 17 ottobre 2012 fu pubblicata su Nature la scoperta, annunciata dall‘Osservatorio Europeo Australe (ESO), di un possibile esopianeta, orbitante intorno alla componente B del sistema stellare, avente una massa di poco superiore a quella terrestre denominato Alfa Centauri Bb. Tuttavia l'estrema vicinanza alla sua stella lo collocherebbe ben al di qua della cosiddetta zona abitabile.

Il 25 marzo 2015, Demory ed altri, hanno pubblicato un articolo con i risultati di 40 ore di osservazioni compiute su Alfa Centauri B con il telescopio spaziale Hubble.Anche se il gruppo di astronomi ha escluso eventi di transito per Alfa Centauri Bb (che non esclude la sua esistenza, ma solamente che il pianeta non si trova sullo stesso piano rispetto al Sole e α Centauri), hanno rilevato un evento di transito corrispondente ad un possibile corpo planetario. Questo pianeta molto probabilmente orbita Alfa Centauri B in un periodo di 20,4 giorni circa, con una probabilità del 5% che la sua orbita sia più lunga. Se confermato, questo pianeta sarebbe chiamato Alfa Centauri Bc, e anch'esso, come Alfa Centauri Bb, sarebbe troppo vicino alla sua stella madre per poter ospitare la vita.

Nel 2016 arrivò notizia dall'Osservatorio australe europeo di La Silla, in Cile della presenza di un pianeta roccioso simile alla Terra intorno alla stella Proxima Centauri, risulta che il pianeta di Proxima Centauri abbia un'atmosfera contenente metano e ossigeno, gas che possono far pensare alla presenza di alghe e di batteri. Un monitoraggio del sistema su base decennale effettuato con il telescopio Chandra ha concluso che eventuali pianeti orbitanti intorno alle due stelle più luminose del sistema, con buona probabilità vengono colpiti dai raggi X della propria stella in misura inferiore rispetto a pianeti simili orbitanti intorno al Sole, stimando eventuali prospettive di vita favorevoli!.

Alfa Centauri Bb potrebbe essere un'arca spaziale in orbita!.

Proxima Centauri b orbita all'interno della zona abitabile di Proxima Centauri, cioè in quella regione di spazio che è alla distanza giusta dalla propria stella affinché, nelle corrette condizioni e proprietà atmosferiche, sia possibile l'esistenza di acqua liquida sulla superficie del pianeta. Essendo la stella però una nana rossa, quindi molto più fredda del nostro Sole, un pianeta che orbita Proxima, per rientrare nella zona abitabile, deve essere molto più vicino alla propria stella di quanto lo sarebbe se orbitasse una stella più calda, come il Sole. Proxima b è così vicino alla propria stella che potrebbe essere in rotazione sincrona, cioè avrebbe sempre la stessa faccia rivolta verso la stella. Ciò comporterebbe che una metà del pianeta sia costantemente illuminata e quindi caldissima, mentre l'altra metà sia costantemente oscurata e quindi congelata.

Al limite tra queste due aree estreme, cioè nella zona crepuscolare, le temperature potrebbero essere però ideali per l'esistenza di acqua liquida sulla superficie. La presenza di un'atmosfera abbastanza spessa da garantire uno scambio termico tra le due zone renderebbe la porzione abitabile del pianeta più vasta. L'ipotesi di rotazione sincrona dipende dall'eccentricità dell'orbita, la quale non è ancora nota con esattezza, sarebbe infatti anche possibile un'alternanza del giorno e della notte (a differenza della rotazione sincrona) e quindi un ambiente molto meno estremo e con temperature medie più simili a quelle terrestri.

Il fatto che Proxima Centauri sia una stella a brillamento potrebbe precludere l'abitabilità di Proxima b, perché continui brillamenti potrebbero portare via porzioni di atmosfera dal pianeta e le intense radiazioni sarebbero fatali per la vita sul pianeta, se non fosse protetto da un forte campo magnetico planetario. La presenza di tale campo magnetico, che dipende da fattori come la velocità di rotazione del pianeta e il riscaldamento interno mareale, non è esclusa rendendo teoricamente possibile la vita.

Il primo studio deterministico per rilevare il clima su Proxima b è stato effettuato da ricercatori dell'Università di Exeter, utilizzando un programma modificato di meteorologia, il Met Office Unified Model, utilizzato per le previsioni climatiche terrestri. Uno studio effettuato a luglio 2017 sullla base dei brillamenti già osservati in Proxima Centauri ha evidenziato che la luce UV generata da tali brillamenti avrebbe raggiunto la superficie del pianeta con un'intensità cento volte maggiore di quella necessaria ad uccidere eventuali microorganismi UV resistenti e riducendo del 90% in cinque anni, eventuali concentrazioni di ozono presenti, per bloccarne i raggi su un'atmosfera simile alla terra.

In estrema sintesi non è noto ad oggi, se il pianeta Proxima Centauri b sia simile alla Terra oppure un esopianeta simile a Kapteyn_b (ma senza vita autoctona, essendo il sistema stellare/pianeta assai più giovane e con una massa ben più piccola di Kapteyn_b) risulta difficile immaginare potenziali basi aliene in modo univoco, che potrebbero essere nel primo caso in superficie con un ciclo di mantenimento aperto, oppure nel secondo caso, sotterranee per difendersi dal caldo rovente con un ciclo di mantenimento chiuso.

La distanza Sole->Alfa Centauri è 4.365AL, 
la tratta siderale Alfa Centauri->Terra->Alfa Centauri
implicherebbe percorrere 8.73AL 
da cui applicando i MUQ s'inferisce 
orientativamente, quanto segue:
  1. LowTech_ASTROCALC(8.73AL,0.8c)=12.413 anni di latenza ufologica per un osservatore sulla Terra. Tempo nave relativistico del viaggio 7.448 anni a calendario civile terrestre. 
  2. HighTech_ASTROCALC(8.73AL,0.987c,8G)=8.856 anni di latenza ufologica per un osservatore sulla Terra. Tempo nave relativistico del viaggio 1.423 anni a calendario civile terrestre. 

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